Data: 06-11-2017

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CHIKUNGUNYA 2017: dati, risposte, azioni e criticità

10 novembre 2017 - Roma

L’Italia nell’estate del 2017 è stata teatro di un epidemia del virus chikungunya, che ha causato oltre 300 casi nel Lazio, poco meno di 100 in Calabria e alcuni casi in altre regioni. Il chikungunya è un virus esotico trasmesso da zanzare, che negli ultimi anni si è reso protagonista di vaste epidemie che fino ad oggi avevano interessato solo regioni tropicali, con l’eccezione del primo outbreak registrato in una regione a clima temperato che nel 2007 ha causato oltre 240 casi a Castiglione di Cervia in Provincia di Ravenna.

Protagonista e responsabile di entrambe le epidemie in Italia è l’Aedes albopictus, la zanzara tigre, una specie anch’essa di origine tropicale che, grazie ad un elevato potenziale invasivo, è diventata negli ultimi 30 anni una presenza stabile (e molesta) nella maggior parte delle aree urbane dei paesi europei che affacciano sul mediterraneo. L’epidemia di chikungunya di quest’anno ha richiesto l’intervento di diverse Istituzioni, soprattutto nel Lazio, che a vario livello si sono trovate a dovere identificare l’agente eziologico responsabile di febbri elevate, rush cutanei e forti dolori articolari e a mettere in atto azioni emergenziali per limitare la diffusione della malattia, sia intervenendo contro le zanzare vettrici, sia con un blocco temporaneo delle donazioni di sangue dalle aree di trasmissione conclamata.

Lo scopo del convegno CHIKUNGUNYA 2017 è quello di fornire innanzitutto un quadro generale del problema sanitario rappresentato dal virus chikungunya ed altri virus tramessi dalla zanzara tigre (es. dengue e zika) a livello globale e, più in particolare, in Europa ed in Italia, e delle strategie di valutazione del rischio, di prevenzione e di controllo. La tavola rotonda prevista nel pomeriggio ha lo scopo di riunire rappresentanti di tutte le Istituzioni locali coinvolte nell’epidemia di questa estate per un confronto costruttivo sugli elementi positivi e sulle criticità emerse nell’ambito della gestione dell’emergenza, e sulle misure preventive da mettere in atto nei prossimi anni per ridurre il rischio di nuovi eventi epidemici ed aumentare il livello di preparazioni a nuove possibili emergenze.

La partecipazione al convegno è GRATUITA, ma l’iscrizione è OBBLIGATORIA

Programma e scheda di iscrizione

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